Innocent drinks: “tanto di cappellino” per frutta sostenibile

Gli smoothie innocent conquistano palati da vent’anni. Niente zuccheri aggiunti, conservanti o additivi di alcun tipo, solo tutto il buono della natura. Fragole e kiwi frullati, chicchi d’uva spremuti, fette di arancia, succo di lime, estratto di zucca… la lista è lunga e include frutta e verdura proveniente da agricoltura responsabile in tutto il mondo.

 

Una storia innocent

Tutto inizia nel 1998 a Londra: un festival di musica jazz e tre amici, Rich, Adam e John, che comprano 500 sterline di frutta fresca e preparano i loro smoothie. Il gradimento del pubblico è tale che decidono di mollare tutto per dedicarsi alla nuova attività.

 

Da Londra all’Europa

I primi passi non sono facili, ma i tre fondatori non mollano. Così, la produzione continua, la distribuzione ingrana e innocent varca i confini anglosassoni arrivando in 15 paesi europei, tra cui l’Italia.

 

Dal benessere personale all’associazione benefica

La loro filosofia non si ferma al benessere personale: ogni anno innocent versa il 10% dei profitti ad associazioni benefiche tramite la Fondazione innocent, che dal 2004 finanzia progetti di lotta alla fame nel mondo. Inoltre, dal 2018 innocent è un’azienda certificata B Corp. Questo significa che fa parte di un gruppo di aziende che usano il proprio profitto per attuare un cambiamento positivo nel mondo.

 

Piccoli cappellini che aiutano gli anziani: Tanto di cappellino

Ogni anno, innocent porta avanti un’iniziativa benefica a favore degli anziani: Tanto di Cappellino. Innocent chiede a tante persone simpatiche di sferruzzare dei cappellini di lana e di inviarli ai loro uffici. I cappellini vengono messi sulle bottigliette di smoothie e per ogni smoothie venduto col suo cappellino, 20 centesimi vengono donati all’associazione Auser Lombardia, che si occupa di accompagnare, proteggere e sostenere gli anziani soli.

 

Sostenibilità

Il rispetto del pianeta è sempre stata una parte fondamentale per innocent. È per questo che utilizzano ingredienti provenienti da agricoltura responsabile, che la loro frutta non viaggia mai via aereo e utilizzano bottiglie 100% riciclabili fatte al 50% di plastica riciclata e al 15% di plastica vegetale. Ma non è finita qui, innocent ha fatto una promessa: azzerare la propria impronta di carbonio entro il 2030. Dalla loro parte, avranno un bell’aiuto: la fabbrica a zero emissioni che stanno costruendo a Rotterdam.

Partecipa anche tu alla creazione di cappellini, tutte le informazioni sul sito di innocent drinks.
Continua a seguirci sui nostri canali social per leggere l’intervista fatta ai ragazzi di innocent drinks!

Social: