Gian Pietro Testori, due romanzi in due anni: “la Brianza mi ispira”

Due romanzi in due anni e sempre la stessa terra a fare da sfondo. Gian Pietro Testori, un passato da elettrotecnico e sindacalista, racconta come nascono i suoi romanzi e annuncia il prossimo.

 

Quel brutto inverno in Brianza

Quel brutto inverno in Brianza, uscito a maggio 2020, racconta la stagione dei figli perduti, giovani di provincia della Brianza comasca. Anno 1979, tra 127 Fiat e Renault 4, giri di droga, i tentacoli della Mafia in Brianza.In una Brianza sempre uguale a sé stessa, solite facce e soliti riti, si incrociano i cammini fragili di ragazzi in attesa di un’occasione migliore. Sul fondo si muovono i traffici di una mafia già onnipresente e del suo veleno – l’eroina – che percorre strade e vene. Una generazione che gira a vuoto, schiacciata tra gli ardori raffreddati degli anni ’60 e il cinismo a venire degli anni ’80.

A guerra finita

A guerra finita, uscito nel dicembre del 2018, una casa di ringhiera del dopoguerra fa da sfondo alle vicende di due fratelli esuli e di uomini che fanno i conti con la guerra alla vigilia del boom economico.Brianza, fine anni ’40: in un cortile popolare come tanti, a poco dalla fine della guerra, si incrocia un’umanità varia, specchio di un paese intero che ancora si lecca le ferite. Dalle ringhiere di quei palazzi si affacciano un po’ tutti: una vedova troppo giovane, due fratelli profughi, vicini in lotta perenne e comari curiose. Tutti a modo loro devono fare i conti col passato per ricostruire il presente.

Leggi l’intervista completa a Gian Pietro Testori e scopri di più sul suo prossimo romanzo.

Un caffè con l’autore Gian Pietro Testori

Perché ha scelto la Brianza come ambientazione delle sue storie?
Scrivo ciò che conosco, il mio vissuto. Non sempre cito i luoghi, ma l’atmosfera che si respira è quella della provincia, della vita di paese dove ci si conosce un po’ tutti.

Un fil rouge lega i personaggi maschili dei suoi romanzi: il tormentato rapporto con il padre…
Io ho perso mio papà quando ero molto giovane ed è forse per questo che il rapporto padre e figlio mi sta particolarmente a cuore.

Lei che tipo di lettore è?
Leggo un po’ di tutto, ma prediligo la letteratura americana.

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